Coro - Ricevete padroncina lyrics

by

Wolfgang Amadeus Mozart


SCENA XI
Cherubino vestito da contadinella
Barbarina e alcune altre contadinelle vestite nel medesimo modo
Con mazzetti di fiori e i suddetti

N. 22. Coro

CONTADINELLE
Ricevete, oh padroncina
Queste rose e questi fior
Che abbiam colti stamattina
Per mostrarvi il nostro amor
Siamo tante contadine
E siam tutte poverine
Ma quel poco che rechiamo
Ve lo diamo di buon cor

Recitativo

BARBARINA
Queste sono, madama
Le ragazze del loco
Che il poco ch'han vi vengono ad offrire
E vi chiedon perdon del loro ardire

LA CONTESSA
Oh brave, vi ringrazio

SUSANNA
Come sono vezzose

LA CONTESSA
E chi è, narratemi
Quell'amabil fanciulla
Ch'ha l'aria sì modesta?

BARBARINA
Ell'è mia cugina, e per le nozze
È venuta ier sera

LA CONTESSA
Onoriamo la bella forestiera
Venite qui... datemi i vostri fiori
(prende i fiori di Cherubino e lo bacia in fronte)
Come arrossì... Susanna, e non ti pare...
Che somigli ad alcuno?

SUSANNA
Al naturale

SCENA XII
I suddetti, il Conte ed Antonio

(Antonio ha il cappello di Cherubino:
Entra in scena pian piano, gli cava la cuffia di donna
E gli mette in testa il cappello stesso.)

ANTONIO
Ehi! Cospettaccio! È questi l'uffiziale

LA CONTESSA
Oh stelle!

SUSANNA
(Malandrino!)

IL CONTE
Ebben, madama!

LA CONTESSA
Io sono, oh signor mio
Irritata e sorpresa al par di voi

IL CONTE
Ma stamane...

LA CONTESSA
Stamane...
Per l'odierna festa
Volevam travestirlo al modo stesso
Che l'han vestito adesso

IL CONTE
(a Cherubino)
E perché non partiste?

CHERUBINO
Signor!

IL CONTE
Saprò punire
La sua ubbidienza

BARBARINA
Eccellenza, Eccellenza
Voi mi dite sì spesso
Qual volta m'abbracciate, e mi baciate:
Barbarina, se m'ami
Ti darò quel che brami...

IL CONTE
Io dissi questo?

BARBARINA
Voi
Or datemi , padrone
In sposo Cherubino
E v'amerò, com'amo il mio gattino

LA CONTESSA
(al Conte)
Ebbene: or tocca a voi

ANTONIO
Brava figliuola
Hai buon maestro, che ti fa scuola

IL CONTE
(Non so qual uom, qual demone, qual Dio
Rivolga tutto quanto a torto mio.)

SCENA XIII
I suddetti e Figaro

FIGARO
Signor... se trattenete
Tutte queste ragazze
Addio feste... addio danza...

IL CONTE
E che, vorresti
Ballar col pié stravolto?

FIGARO
(finge di drizzarsi la gamba e poi si prova a ballare)
Eh, non mi duol più molto
Andiam, belle fanciulle
(vuol partire, il Conte lo richiama)

LA CONTESSA
(a Susanna)
Come si caverà dall'imbarazzo?

SUSANNA
(alla Contessa)
Lasciate fare a lui

IL CONTE
Per buona sorte
I vasi eran di creta

FIGARO
Senza fallo
Andiamo dunque, andiamo

ANTONIO
E intanto a cavallo
Di galoppo a Siviglia andava il paggio

FIGARO
Di galoppo, o di passo... buon viaggio
Venite, oh belle giovani

IL CONTE
E a te la sua patente
Era in tasca rimasta...

FIGARO
Certamente
Che razza di domande!

ANTONIO
(a Susanna che fa de' motti a Figaro)
Via, non gli far più motti, ei non t'intende
(prende per mano Cherubino e lo presenta a Figaro)
Ed ecco chi pretende
Che sia un bugiardo il mio signor nipote

FIGARO
Cherubino?

ANTONIO
Or ci sei

FIGARO
(al Conte)
Che diamin canta?

IL CONTE
Non canta, no, ma dice
Ch'egli saltò stamane sui garofani...

FIGARO
Ei lo dice! Sarà... se ho saltato io
Si può dare ch'anch'esso
Abbia fatto lo stesso

IL CONTE
Anch'esso?

FIGARO
Perché no?
Io non impugno mai quel che non so
(S'ode la marcia da lontano)

N. 23. Finale

FIGARO
Ecco la marcia, andiamo;
Ai vostri posti, oh belle, ai vostri posti
Susanna, dammi il braccio

SUSANNA
Eccolo!
(Partono tutti eccettuati il Conte e la Contessa)

IL CONTE
Temerari

LA CONTESSA
Io son di ghiaccio!

IL CONTE
Contessa...

LA CONTESSA
Or non parliamo
Ecco qui le due nozze
Riceverle dobbiam, alfin si tratta
D'una vostra protetta
Seggiamo

IL CONTE
Seggiamo (e meditiam vendetta)
(Siedono; la marcia s'avvicina.)

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